I ritardanti di fiamma servono ad inibire o ritardare la propagazione del fuoco e, per questo, sono utilizzati in moltissimi prodotti commerciali e di consumo (mobili, isolamento per edifici, mezzi di trasporto, fili e cavi, rivestimenti, tessuti, ecc.).
Possono venir miscelati con il materiale di base (additivi di ritardanti di fiamma) o vengono legati chimicamente ad esso (ritardanti di fiamma reattivi).
Ma qual è il meccanismo di azione con il quale reagiscono per limitare l’incendio?
Esistono 3 metodi principali:
- Inibizione della fase vapore
- Meccanismo char
- Raffreddamento
1. Inibizione della fase vapore
Gli additivi che sfruttano questo meccanismo reagiscono con il materiale che brucia, liberando composti capaci di interrompere la fase di gas. Questo perché catturano proprio i radicali liberi responsabili della combustione.
Questo meccanismo è tipico dei composti alogenati, che rilasciano atomi in grado di sopprimere la reazione chimica presente all’interno della fiamma, estinguendo o rallentando la propagazione dell’incendio.
2. Meccanismo char
Alcuni ritardanti di fiamma, come la melamina e i composti a base di fosforo, sviluppano un processo in fase solida che prende il nome di char.
Questo meccanismo si basa sia su reazioni chimiche che su risposte fisiche.
In pratica, gli additivi inibitori delle fiamme reagiscono con il polimero che brucia e vanno a creare una “crosta” carboniosa sulla sua superficie. Questo strato funge da barriera protettiva: di conseguenza, impedisce il rilascio di gas combustibili e scherma il materiale sottostante dal calore della fiamma.
3. Raffreddamento
Gli additivi che sfruttano questo meccanismo attivano una reazione di tipo fisico che agisce sia in fase condensata che di vapore.
In pratica questi ritardanti di fiamma raffreddano il materiale e diluiscono i gas combustibili.
Come?
I materiali additivi sono idratati proprio per migliorare la resistenza al fuoco; se esposti al calore rilasciano molecole d’acqua per raffreddare il substrato e bloccare la combustione.
Tra questi prodotti troviamo gli idrossidi di alluminio che – a contatto con temperature elevate – si decompongono endotermicamente e diluiscono i gas combustibili.
Come abbiamo visto, esistono quindi diversi tipi di ritardanti di fiamma tra cui scegliere, ed ogni prodotto richiede un’attenta valutazione prima di decidere.
Questo perché ci sono dei pro e contro in ogni meccanismo analizzato.
Vediamoli in dettaglio:
- Inibizione della fase di vapore
I ritardanti di fiamma che sfruttano questo sistema di reazione sono versatili e mantengono le proprietà meccaniche del polimero, ma causano problemi ambientali.
2. Meccanismo char
I dosaggi, in alcuni casi, sono molto bassi e questo è un vantaggio, ma in altre situazioni devono essere, invece, molto elevati.
Inoltre vanno a compromettere le proprietà meccaniche del materiale al quale sono aggiunti e possono essere difficili da lavorare.
3. Raffreddamento
I vantaggi sono legati alla bassa tossicità e al rispetto ambientale, oltre al fatto che possono essere meno costosi di altri additivi.
Il problema è che spesso sono necessari dei dosaggi molto elevati di prodotto che vanno a compromettere le proprietà meccaniche.
Come ottenere solo il meglio dei ritardanti di fiamma (basso costo, nessuna tossicità e rispetto delle proprietà meccaniche del polimero) per valorizzare al massimo i propri prodotti?
La soluzione è ALFRIMAL®: un ritardante di fiamma sicuro e sostenibile che riesce a coniugare l’elevata efficacia di risultato con il rispetto della salute ed il benessere dei consumatori e degli addetti ai lavori.
Questo è possibile grazie alla sua composizione a base di alluminio idrossido, che genera una risposta a 3 step:
- la prima reazione di ALFRIMAL® è endotermica e funziona raffreddando la fonte del fuoco;
- l’acqua generata dal prodotto ostacola l’ossigeno nell’aria;
- l’ossido di alluminio rimane come uno strato protettivo inerte sulla superficie del materiale solido.
Ma a differenza delle altre soluzioni a base di idrossido di alluminio, ALFRIMAL® offre solo i vantaggi di un ritardante di fiamma.
Infatti non va a compromettere le proprietà del polimero al quale viene aggiunto, in particolare quelle meccaniche. Questo perché la distribuzione granulometrica di ALFRIMAL® è ottimizzata per l’applicazione in tutti i tipi di leganti organici.
Anche le proprietà meccaniche e della superficie dei composti vengono migliorate dai prodotti ALFRIMAL®.
Il suo punto di forza è proprio la capacità di adattarsi alle esigenze di ogni specifica azienda. Infatti, a seconda dello spessore e della composizione del prodotto è possibile variare la formulazione di ALFRIMAL®.
Il successo dei prodotti ALFRIMAL®è offerto dalla possibilità di usare in combinazione due granulometrie diverse.
È inoltre possibile variare la viscosità nella miscela, in base ad ogni particolare esigenza.
I prodotti ALFRIMAL® sono disponibili su richiesta per la produzione di una specifica formulazione o in combinazione con altri tipi di ritardanti di fiamma.
Effettuando un semplice confronto con i tecnici di ALFRIMAL® puoi valutare in tempo reale come questa soluzione possa rendere il tuo prodotto ancora più sicuro.
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Oswald Zimmerhofer
Direttore generale