Nel settore dell’edilizia la progettazione delle costruzioni dev’essere realizzata anche tenendo conto della reazione al fuoco dei materiali utilizzati, sia per la costruzione che per l’arredo di specifiche destinazioni d’uso.
Infatti, la normativa nazionale in materia di prevenzione degli incendi ha previsto una specifica classificazione dei materiali relativi proprio all’industria delle costruzioni.
Vediamo ora in particolare cosa stabilisce tale normativa.
Il Codice di Prevenzione Incendi – emanato con il decreto del Ministero dell’Interno 3 agosto 2015 – ha introdotto una nuova modalità di valutazione del rischio di incendio.
Si è data prioritaria attenzione alla possibilità, da parte del professionista antincendio, di raggiungere gli obiettivi di sicurezza preposti. Per questo, sono state progettate delle strategie antincendio finalizzate alla salvaguardia dei lavoratori e alla tutela dei beni.
La prima soluzione antincendio si basa sulla classificazione dei materiali in base alla loro reazione al fuoco. Viene utilizzato così uno strumento di protezione passiva il cui obiettivo principale è quello di andare a limitare l’innesco dei materiali ed impedire – o almeno rallentare – la propagazione dell’incendio.
Dove si applica la normativa antincendio per l’edilizia
Fino ad oggi la normativa sulla reazione al fuoco è stata applicata solo in ambiti civili soggetti a notevole affollamento quali:
- Cinema,
- Teatri,
- Discoteche,
- Alberghi,
- Scuole,
- Centri commerciali.
In tutti questi casi la scelta di materiali ignifughi nell’arredamento e rivestimento delle strutture è diventato un elemento centrale sul quale va posta grande attenzione. Infatti, è proprio grazie all’impiego studiato di appositi materiali ignifughi che si può garantire un tempo sufficiente alla fuga delle persone presenti nell’edificio colpito da incendio, prima che il fuoco si propaghi e si verifichi la contemporanea diffusione di fumi e gas tossici.
In seguito, con l’entrata in vigore del decreto del Ministero dell’Interno 12 aprile 2019, l’applicazione del Codice di Prevenzione Incendi è diventata obbligatoria anche in altri ambiti.
Secondo le ultime normative, la valutazione dei rischi di un’attività deve avvenire da parte del datore di lavoro e del Responsabile del Servizio di prevenzione e protezione, che devono scegliere con consapevolezza i materiali per la costruzione del luogo di lavoro.
I materiali di rivestimento scelti dipendono dall’Indice di rischio Rvita, in funzione delle caratteristiche degli occupanti dell’edificio. Questi infatti possono differenziarsi in quanto:
– sono in stato di veglia o addormentati,
– possono avere familiarità o meno con l’edificio,
– possono avere accesso alle cure mediche o sono occupanti solo in transito (come ad esempio gli occupanti di aereoporti o stazioni ferroviarie).
La normativa sulla reazione al fuoco è già di per sé piuttosto complessa, ma viene ancora di più complicata a causa delle molteplici classificazioni – tutte applicabili – che si sono susseguite nel tempo. In particolare sono attualmente in vigore:
- La Classificazione italiana;
- La Classificazione Europea;
- Il Codice di prevenzione incendi.
Classificazione italiana
Il D. M. del 26 giugno 1984 stabilisce che i materiali devono essere assegnati nelle classi: 0, 1, 2, 3, 4, 5 di reazione al fuoco.
La classificazione viene stabilita sulla base di prove di laboratorio e va da 0 a 5 all’aumentare della partecipazione alla combustione.
Di conseguenza, i materiali di classe 0 sono da ritenersi “non combustibili”, mentre quelli superiori alla classe 2 hanno una combustibilità tale da essere vietati nella realizzazione di edifici destinati ad accogliere grandi affollamenti di persone.
I materiali di arredamento imbottiti (come le poltrone, i materassi e i divani) vengono valutati nell’intero complesso da cui sono formati (ovvero rivestimento + imbottitura + eventuale interposto) e sono assegnati nelle classi:
1 IM, 2 IM, 3 IM, 4 IM, 5 IM.
Importanza dei ritardanti di fiamma nell’edilizia
Nell’ambito dell’edilizia, per i materiali combustibili un ruolo importante è rivestito dai RITARDANTI DI FIAMMA.
Questi vengono utilizzati per fermare o rallentare la propagazione del fuoco, fornendo tempistiche più lunghe per la fuga.
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Oswald Zimmerhofer
Direttore generale