L’impresa, nel contesto attuale, ha la necessità di attuare delle politiche sempre più organiche in riferimento alle modalità di lavoro, alla sicurezza, alla sostenibilità e alla creazione di un ambiente lavorativo salubre per il lavoratore.
Il tempo di fare il minimo indispensabile per non incorrere in sanzioni è definitivamente superato, in quanto il cambiamento culturale che sta avvenendo sia a livello sociale che della salubrità del posto di lavoro sta portando gli imprenditori a cambiare i processi produttivi, vedendo ormai la sicurezza e la sostenibilità non più come dei costi, da controllare, ma come elementi in grado di creare valore aggiunto.
La sostenibilità come valore
Al di là degli obblighi normativi la sostenibilità può diventare un valore aggiunto per un’impresa, anche di piccole dimensioni. La sostenibilità dà valore, sia in termini economici, che reputazionali, creando un volano pressoché immediato alla crescita aziendale.
Con questo termine non si intende però solamente l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili, piuttosto che l’applicazione della raccolta differenziata sul posto di lavoro. Due azioni di certo meritevoli e che aiutano a strutturare una cultura della sostenibilità aziendale, ma che da sole non bastano.
La sostenibilità nei luoghi di lavoro deve infatti partire da:
- Benessere organizzativo (welfare aziendale, diversity…);
- Gestione sostenibile della catena di fornitura;
- Management e Engagement degli Stakeholder;
- Redazione di report di Sostenibilità;
- Sicurezza sul luogo di lavoro.
La sicurezza sostenibile?
Parlando in modo più specifico di sicurezza e sostenibilità non si può tralasciare l’importanza che hanno le politiche aziendali in fatto di strumenti per la sicurezza e in particolare il loro impatto ambientale.
Anche gli strumenti per la sicurezza infatti si stanno riconvertendo in modo da essere più sostenibili, con un minor impatto ambientale e mantenendo o ampliando il loro rendimento.
A partire dall’abbigliamento, con l’introduzione sul mercato di scarpe antinfortunistiche con materiali ecologici e privi di cromo, alle giacche realizzate con poliestere riciclato.
Ma è ovviamente soprattutto nel settore degli antincendio che l’impatto ambientale diventa determinate, in quanto il prodotto antincendio di per sé immette nell’ambiente delle sostanze chimiche potenzialmente dannose sia per l’ambiente che per la salute dei lavoratori.
La polvere estinguente polivalente è per esempio un materiale molto efficace nello spegnere gli incendi, è economica ed è utilizzabile in diverse situazioni, potendo spegnere incendi di classi A-B-C e di apparecchiature elettriche in tensione, ma tuttavia, essendo costituita da solfato d’ammonio e di potassio e da fosfato di ammonio è anche poco sostenibile in fatto di impatto ambientale.
La soluzione per una sicurezza antincendio sostenibile
Alpha Micron ha sviluppato un ritardante di fiamma sostenibile e atossico, basato su un minerale industriale come l’idrossido di alluminio, Alfrimal. Alfrimal è una linea di ritardanti di fiamma adatta ad una vasta gamma di prodotti chimici e articoli in plastica e gomma.
Come funziona?
- La reazione di Alfrimal è endotermica e funziona raffreddando la fonte del fuoco;
- L’acqua generata dal prodotto ostacola l’ossigeno nell’aria;
- L’ossido di alluminio rimane come uno strato protettivo inerte sulla superficie del materiale solido.
Se vuoi iniziare a considerare un sistema antincendio che possa fare la differenza in termini di sostenibilità e impatto ambientale contattaci: ti daremo tutte le specifiche di cui hai bisogno.
Oswald Zimmerhofer
Direttore generale