I ritardanti di fiamma sono ampiamente utilizzati in vari settori per proteggere materiali e i prodotti dall’azione del fuoco.

Tuttavia, molti ritardanti di fiamma tradizionali, in particolare quelli a base di alogeni, possono rilasciare sostanze chimiche pericolose quando sono esposti alle alte temperature delle fiamme. Queste sostanze chimiche, come l’acido idroclorico, il monossido di carbonio e i composti organici volatili, possono avere effetti dannosi sulla salute umana e sull’ambiente.

Inoltre, alcuni ritardanti di fiamma generano diossine e furani, noti per essere altamente tossici e potenzialmente cancerogeni.

 

Ritardanti di fiamma potenzialmente tossici: alcuni studi fanno alzare il livello di guardia

Numerosi studi e statistiche evidenziano i pericoli associati ad alcuni ritardanti di fiamma che rilasciano sostanze pericolose durante un incendio.

Ad esempio un’indagine condotta dall’Environmental Science & Technology Journal ha rilevato che alcuni ritardanti di fiamma alogenati, come i polibromodifenileteri (PBDE), possono rilasciare diossine e furani tossici durante un incendio. Queste sostanze sono potenziali cancerogene e possono causare danni al sistema immunitario, al sistema nervoso e alla salute riproduttiva (Shaw et al., 2010).

Uno studio pubblicato sulla rivista Chemosphere ha dimostrato che i ritardanti di fiamma alogenati possono produrre una quantità significativa di composti organici volatili (COV) durante la combustione. Questi COV possono causare irritazione delle vie respiratorie, mal di testa, nausea e, in alcuni casi, danni al fegato e ai reni (Sjödin et al., 2003).

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’esposizione a lungo termine alle particelle fini prodotte dagli incendi, tra cui quelle derivate dai ritardanti di fiamma tossici, è responsabile di oltre 4,2 milioni di morti premature all’anno a livello globale. Le particelle fini possono penetrare profondamente nei polmoni e nel sistema cardiovascolare, aumentando il rischio di malattie respiratorie e cardiache.

Questi studi e statistiche fanno pensare al pericolo che può comportare l’utilizzo di ritardanti di fiamma che rilasciano sostanze tossiche durante un incendio.

Per affrontare questo problema, Alpha Group ha sviluppato Alfrimal, un ritardante di fiamma atossico a base di idrossido di alluminio.

 

Alfrimal: efficacia e sicurezza in un’unica soluzione

A differenza di altri ritardanti di fiamma, Alfrimal non rilascia gas tossici o sostanze chimiche pericolose quando è esposto alle alte temperature in presenza di fuoco.

Grazie alle sue proprietà atossiche, Alfrimal offre una soluzione più sicura ed ecocompatibile per la protezione contro le fiamme in diversi settori, dall’edilizia all’industria tessile, passando per l’automotive e l’aeronautica.

L’utilizzo di Alfrimal può contribuire a migliorare la qualità dell’aria, riducendo l’emissione di composti organici volatili e altri gas tossici durante l’incendio. Questo può avere un impatto positivo sulla salute pubblica, diminuendo l’incidenza di problemi respiratori, malattie cardiovascolari e altri disturbi legati all’inquinamento dell’aria.

ALFRIMAL® è un prodotto sicuro e sostenibile e riesce a coniugare l’elevata efficacia di risultato con il rispetto della salute ed il benessere dei lavoratori e dei consumatori.

La sua azione è possibile grazie alla composizione a base di idrossido di alluminio, che genera una risposta a 3 step:

  1. la prima reazione di ALFRIMAL® è endotermica e funziona raffreddando la fonte del fuoco;
  2. l’acqua generata dal prodotto ostacola l’ossigeno nell’aria;
  3. l’ossido di alluminio rimane come uno strato protettivo inerte sulla superficie del materiale solido.

Se vuoi che i prodotti della tua azienda siano al sicuro dal rischio di combustione, allora contattaci oggi stesso e prenota una consulenza personalizzata.

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Oswald Zimmerhofer
Direttore generale

 

 

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