I prodotti termoplastici vengono utilizzati in molti settori e per questo sono piuttosto diffusi attorno a noi.
La maggior parte dei materiali termoplastici sono però infiammabili e bruciano facilmente se riscaldati a una temperatura sufficientemente alta.
Di conseguenza, in fase di produzione è importante pensare alla sicurezza in funzione dell’utilizzo, limitando anche il rischio di incendio.
Infatti i polimeri termoplastici sono soggetti a combustione quando entrano in contatto con fiamme libere o fonti energetiche radianti e, a seconda della loro composizione, possono risultare più sensibili o meno al propagarsi delle fiamme.
Questo perché si tratta di idrocarburi che, con il calore, subiscono una reazione chimica tale da liberare molecole ad alto contenuto energetico.
In presenza di ossigeno queste molecole rilasciano a loro volta calore e scatenano la propagazione del fuoco.
Le materie plastiche sono presenti nelle case, negli uffici, negli arredi, negli elettrodomestici, ma anche nelle automobili e in molti altri mezzi di trasporto di massa.
Per questo sono ormai sempre più richiesti sul mercato dei polimeri termoplastici che contengano al loro interno ritardanti di fiamma: la sicurezza di prodotti ad uso così comune è fondamentale per tutelare la salute e l’incolumità pubblica.
Gli additivi che vengono scelti in ottica di prevenzione antincendio hanno il compito di aumentare la resistenza all’accensione, limitare la propagazione del fuoco, ridurre la formazione di fumo e, nel caso specifico, impedire il gocciolamento del polimero.
In questo modo si va ad aumentare il tempo a disposizione per la fuga delle persone direttamente coinvolte nell’incendio. Ma non solo: oltre a proteggere le vite umane, i ritardanti di fiamma hanno anche la funzione di limitare i danni alle cose e alle proprietà in prossimità del fuoco.
Composti che contengono ritardanti di fiamma si possono trovare quindi in coperture e rivestimenti, isolanti, tessuti da arredo (tappeti, tende, imbottiture per divani e sedute, coprimaterassi, ecc.) televisori, cavi di alimentazione e molti altri prodotti.
Ricordiamo che, soprattutto nell’edilizia, l’utilizzo dei ritardanti di fiamma nei materiali plastici è di solito prescritto da regolamenti edilizi o standard specifici del settore.
Quali ritardanti di fiamma scegliere per i materiali termoplastici?
Esistono di base due grandi gruppi:
- I ritardanti di fiamma ad azione meccanica: raffreddano il substrato portandolo al di sotto della temperatura di combustione, formano uno strato protettivo solido o gassoso che impedisce all’ossigeno di reagire oppure aggiungono gas inerti che diluiscono il combustibile nella sua fase gassosa.
- I ritardanti di fiamma ad azione chimica: reagiscono con elementi in fase gassosa o formano uno strato superficiale in grado di schermare il polimero e interrompono così il processo.
Tra tutti i ritardanti di fiamma presenti in commercio, particolare attenzione è da porre negli idrossidi metallici, che sono i ritardanti di fiamma privi di alogeni più comunemente usati.
Se poi vogliamo tenere presente anche l’assenza di tossicità e la sostenibilità (valori etici essenziali e di grande impatto verso i consumatori, oggi più che mai attenti nelle proprie scelte), allora la scelta ricade proprio su questa categoria di additivi.
L’idrossido di alluminio, in particolare, è uno dei ritardanti di fiamma più interessanti al momento sul mercato.
Funziona molto bene poiché emette un terzo del proprio peso sotto forma di acqua a temperature specifiche.
Questa reazione di decomposizione è endotermica:
1. Consuma energia e, così facendo, raffredda il fuoco.
2. L’evaporazione dell’acqua impedisce all’ossigeno di entrare in contatto con i gas di pirolisi infiammabili.
3. L’ossido rimane sulla superficie dei solidi, formando uno strato protettivo.
L’idrossido di alluminio è adatto a tutti i materiali termoplastici?
Non tutte le soluzioni a base di idrossido di alluminio sono adatte al singolo prodotto.
Infatti, se non formulato correttamente, l’idrossido di alluminio è comunque un additivo e -come tale – può modificare le proprietà del polimero, in particolare quelle meccaniche.
Il grado in cui un prodotto a base di idrossido di alluminio può influenzare queste proprietà dipende dalle sue stesse caratteristiche. La dimensione delle particelle, ad esempio, è uno degli aspetti più importanti che non va affatto sottovalutato.
Una linea completa di ritardanti di fiamma a base di idrossido di alluminio, adatta a una vasta gamma di prodotti in plastica e gomma è rappresentata da ALFRIMAL®, prodotta e distribuita dal Gruppo Alpha, la cui divisione italiana è Alpha Micron.
La distribuzione granulometrica di ALFRIMAL® è ottimizzata per l’applicazione in tutti i tipi di leganti organici.
Anche le proprietà meccaniche e della superficie dei composti vengono migliorate dai prodotti ALFRIMAL®.
Il suo punto di forza è proprio la capacità di adattarsi alle esigenze di ogni specifica azienda. Infatti, a seconda dello spessore e della composizione del prodotto è possibile variare la formulazione di ALFRIMAL®.
Il successo dei prodotti Alfrimal è offerto dalla possibilità di usare in combinazione due granulometrie diverse.
È inoltre possibile variare la viscosità nella miscela, in base ad ogni particolare esigenza.
I prodotti ALFRIMAL® sono disponibili su richiesta per la produzione di una specifica formulazione o in combinazione con altri tipi di ritardanti di fiamma.
Effettuando un semplice confronto con i tecnici di ALFRIMAL® puoi valutare in tempo reale come questa soluzione possa rendere il tuo prodotto a base di polimeri termoplastici ancora più sicuro.
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Oswald Zimmerhofer
Direttore generale